Damien – Recensione 1×07 – Abattoir

Qui sta pensando “Come caxxo esco da questa situazione?“.

Il settimo episodio potremmo definirlo quello dell’”occhio del ciclone”, quella calma che provi dopo un temporale, ma che è solo apparente perché c’è un’altra tempesta, forse peggiore della prima, che sta per abbattersi su di te. Abattoir (= Mattatoio) è questo. Dopo una prima ondata di brutte situazioni, sfociata con il tentato suicidio, Damien sta raccogliendo forze e informazioni per prepararsi, se non essere il fautore, di un secondo attacco. Che si sia convinto o no di essere l’Anticristo non è importante, ma sa con certezza che è in arrivo un altro assalto e lui deve farsi trovare pronto. L’epifania, come lui stesso la definisce, conseguenza dell’allucinazione, gli fa vedere le cose in modo molto più chiaro, adesso sa chi sono i suoi nemici, o almeno così crede. Infatti nonostante abbia ragione sulla collaborazione di John e Ann, si sbaglia enormemente sui suoi amici, Simone e Amani, che sono gli unici che tengono veramente a lui, li allontana, creando così dello spazio che sarà sicuramente riempito da Ann, che da sempre le prova tutte per guadagnarsi la sua fiducia.

La puntata, diretta da T.J. Scott (Orphan Black, Gotham, The Strain), è abbastanza scorrevole, senza i grandi colpi di scena che hanno caratterizzato il sesto episodio, se non nella parte finale. Damien si risveglia nell’ala di psichiatria dell’ospedale, e sinceramente gli andata bene a non esserci finito prima. Generalmente quando il mondo cinematografico ha trattato il tema del sovrannaturale, ha utilizzato i malati di mente come personaggi chiave, quelli, cioè, che grazie alla loro malattia riescono a vedere cose che una persona comune non percepisce, soprattutto quando si tratta del maligno, e che spesso conferma al protagonista i suoi sospetti. Ovviamente questo modus operandi è stato travasato anche nei telefilm già da tanti anni, e in Damien viene utilizzato come escamotage per confermare la natura luciferina del protagonista. Nonostante cerchi di risolvere tutto con una risata isterica, si capisce che le frasi pronunciate dai pazienti dell’ala di psichiatria lo hanno turbato non poco.

Appena uscito dall’ospedale si dirige a casa di John per dirgli che è a conoscenza della collaborazione con Ann, e vede il ragazzo talmente arrabbiato della scoperta di questo tradimento che si dirige da Ann chiedendole di dargli il pugnale di Megiddo per potersi difendere da Damien nel caso lo attaccasse. Nel frattempo il detective Shay riesce a contattare Charles Powell (Joe Doyle), il compagno dell’università di Damien menzionato da Ann, anche se io ancora non ho capito perché gliene ha parlato, essendo testimone di un avvenimento che può dire tanto sulla stabilità mentale di Damien, come minimo doveva tacere. Charles, inizialmente reticente, gli racconta del rituale a cui si è sottoposto per entrare in un club segreto di cui faceva parte anche Damien. Il rito consisteva nello spruzzare il butano sulle mani e, data la sua capacità di bruciare molto velocemente, nessuno si era mai fatto male. Tranne Charles, che prese fuoco, causandogli ustioni di secondo e terzo grado su metà del corpo, il tutto sotto gli occhi di un Damien immobile, che dal racconto sembra si stesse godendo lo spettacolo. Questo è la conferma che Shay cercava per provare l’instabilità mentale di Damien.

Intanto Damien si dirige una seconda volta a casa di John per avere la possibilità di parlare con Margot Lyons (Nicky Guadagni), che durante la sua prima visita gli aveva ripetuto le stesse parole della bambinaia che si uccise il giorno del suo compleanno. Margot gli rivela una sorta di profezia, che vede John come il serpente che prepara la venuta della Bestia, così da assicurarsi come ricompensa una delle dieci corone che verranno distribuite da essa. Damien, alla ricerca della Dark Church menzionata da Margot, trova il mattatoio in cui John e gli altri adepti compiono sacrifici con gli animali. Prende uno degli strumenti ancora sporchi di sangue e lo appoggia nel grembo di Margot come monito per John.

Più tardi Ann lo va a trovare nel suo appartamento e gli porge il pugnale di Megiddo, dicendogli che John le aveva chiesto di darglielo perché sembra che sia l’unica cosa che può ucciderlo. Ora io qui mi sono un attimo persa, ma per come l’ho capita io le cose stanno così: un pugnale uccide il corpo, l’insieme dei sette pugnali di Megiddo dovrebbe uccidere lo spirito dell’Anticristo. Ogni pugnale, inoltre, ha un proprio nome ed è deputato ad essere inserito in un punto preciso del corpo, per esempio quello che ha Ann, è quello che dovrebbe trafiggere il cuore. Dato che i sette pugnali sono da sempre divisi, di uno non si hanno proprio notizie da tempo, questo vuol dire che fino ad ora nessuno ha mai ucciso l’Anticristo ma, diciamo così, solo il corpo che l’ospitava. E se in qualche modo lo spirito del figlio del Diavolo, passatemi la parola, si reincarna sempre, questo implica che tutte le persone in cui ha alloggiato sono state uccise prima di poter scatenare l’Apocalisse. Questa non è proprio una buona notizia per il nostro Damien.

Sorella Greta Fraueva (Robin Weigert), dopo che il Vaticano gli ha negato la missione di uccidere Damien, per iniziativa personale si dirige a New York e avvicina Simone, dicendole che crede alle cose che lei ha visto, che lei fa parte di un gruppo che si chiama Cisco Dei, una sorta di ufficio che fa capo alla chiesa romana e che si occupa di avvenimenti fuori dal comune. Dopo aver detto a Simone che le sue visioni sono un segno divino, le chiede tanto carinamente di aiutarla ad uccidere l’amico, ma aggiunge anche che se il ragazzo è innocente, cioè se non è l’Anticristo, alla fine non ha nulla da temere. Rassicurante no?!

L’episodio si chiude con Charles che gioca a Psycho con Cray Marquand (Cody Ray Thompson). Non possiamo affermare che questa sia stata una sorpresa, tra le cose che ha detto Cray al detective Shay, cioè del modo in cui Charles adorava, come fosse una divinità, Damien, e dal suo aspetto un tantino inquietante, di certo Powell non ci è apparso come la persona più sana sulla faccia della Terra. Ma, dall’essere un tantino instabile mentalmente al diventare un assassino a sangue freddo, ci passano un bel po’ di cose in mezzo.

Non so voi, ma io non ho potuto fare a meno di pensare a Lucille

Comunque, tra il numero di persone che lo vuole morto che continua ad aumentare e nuovi personaggi che darebbero fuoco al mondo intero per lui, sembra proprio che il momento della svolta per Damien si stia avvicinando, anche perché mancano solo tre puntate alla fine della stagione, e noi ci aspettiamo grandi cose dalla chiusura, e sì, Glenn, è una minaccia!

Vi saluto con la preview e vi invito a passare dalla pagina Damien Italia.

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About Serendipity

Per descrivermi basterebbe dire che sono un'accozzaglia di immaginazione, sogni e passioni. Archeologa con mille interessi come la lettura, il cinema, il basket, la danza e la fotografia. Sono cresciuta a pane e serie tv. In tempi non sospetti ero già un'addicted di telefilm come Stargate SG1, Streghe, Buffy-l'ammazzavampiri, Xena:la principessa guerriera, Hercules, Sex and the city... fino ad arrivare ad oggi dove riconosco i giorni della settimana solo in base alla puntate che devo vedere.

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